Le trame degli spettacoli 2020

Di cosa sentiremo parlare quest’anno al Festival?
Qui sotto potete leggere le trame degli undici gli spettacoli che saranno in scena sul palco di piazza Sant’Agostino dal 24 luglio al 22 agosto.
Tre prime nazionali per quindici serate complessive e tanti nomi doc dello spettacolo, tra cui, per quanto riguarda le attrici, Michela Andreozzi, Gaia de Laurentiis e Rocío Muñoz Morales, mentre fra i protagonisti maschili vedremo Roberto Ciufoli, Paolo Conticini, Antonio Cornacchione, Michele La Ginestra, Stefano Masciarelli, Maximilian Nisi, Giuseppe Pambieri e Gabriele Pignotta.

venerdì 24 e sabato 25 luglio / Prima nazionale
Parlami d’amore Mariù
di Paolo Logli
con Paolo Conticini, Rocío Muñoz Morales e Alessandra Ferrara
regia Francesco Bellomo

Lettere, biglietti, cartoline e diari di gente comune, per ripercorrere i momenti salienti del secolo appena trascorso facendo rivivere in teatro le vicende che hanno fatto da sfondo alla creazione della canzone italiana di Cesare Andrea Bixio. Lo spettacolo teatrale si articola in una serie di “quadri”, quasi delle finestre su dei momenti precisi della nostra storia, della nostra lingua, del nostro ricordo familiare. La colonna sonora è costituita dalle dieci canzoni più belle di Bixio (tra le quali Parlami d’amore Mariù, Mamma, C’è una strada nel bosco, Vivere) riproposte in una veste totalmente nuova, nei ritmi e nell’esecuzione, curata dal maestro Roberto Procaccini.

giovedì 30 luglio
Tipi

scritto, diretto e interpretato da Roberto Ciufoli

In “Tipi”, Ciufoli propone varie tipologie umane, mostrando come una particolare caratteristica psicologica corrisponda a un atteggiamento fisico ben preciso, un modo di parlare e di scegliere le parole attraverso monologhi, poesie, sketch, balli e canzoni, in un esilarante percorso che spazia dallo sportivo all’indeciso, dal timido al supereroe e al danzatore.

sabato 1 agosto
A letto dopo Carosello?
di Michela Andreozzi, Scarselli, Viola
con Michela Andreozzi e Alessandro Greggia al pianoforte
regia Paola Tiziana Cruciani

Questo spettacolo è diventato ormai un piccolo cult che gira l’Italia ininterrottamente da ben 10 anni, come un album di figurine, amato dalla generazione dei 40-50enni, allora bambini, e dei loro genitori. Era la fine degli anni ’70, il decennio più rivoluzionario, entusiasmante ed emozionante della nostra storia. Un’epoca che fa bene al cuore ricordare, soprattutto in un momento storico in cui c’è bisogno di tenere a mente che siamo stati leggeri, coraggiosi e pieni di fiducia. E forse possiamo esserlo ancora.

lunedì 3 agosto
M’accompagno da me
di e con Michele La Ginestra
regia Roberto Ciufoli

In “M’accompagno da me” il palcoscenico si trasforma in una cella del carcere, nella quale vedremo passare avvocati, detenuti, personaggi improbabili, tutti legati da un unico comun denominatore: i reati previsti dagli articoli del codice penale. Nonostante la situazione di reclusione, lo spettacolo riserva momenti di rara comicità, di gioiosa spensieratezza, e anche, come è d’uso, di riflessione; grazie all’attenta e brillante regia di Roberto Ciufoli, che mette ordine in questo viaggio tra un’umanità variegata, grazie alla forza trascinante della musica ed al gioco delle filastrocche in rima, vi assicuriamo un’ora e mezzo di puro e raffinato divertimento.

mercoledì 5 e giovedì 6 agosto
In collaborazione con il 57° Festival di Cervo
Ulisse
da Odissea di Omero
con Igor Chierici, Luca Cicolella, Cristina Pasino, Bruno Ricci, Edmondo Romano
regia Igor Chierici e Luca Cicolella

Il ritorno a casa del più grande eroe della mitologia, che ha incantato e affascinato tutti i suoi lettori. Fra le coste dell’isola dei Ciclopi e i venti di Eolo, passando dalla suadente voce di Circe e il seducende canto delle sirene, Ulisse racconterà, insieme al suo equipaggio, il faticoso ritorno a Itaca. Fra i suoni del Duduk armeno e dello Chalumeau, Odisseo rac- conterà al pubblico le astuzie, le nostalgie e gli sforzi del lungo viaggio.
Il grande classico di Omero rivisitato in chiave drammaturgica da Igor Chierici e accompagnato in scena dalle sonorità dei ati di Edmondo Romano insieme a Luca Cicolella, Bruno Ricci e Cristina Pasino, immerge il pubblico nell’epica avventura di Odisseo.

sabato 8 agosto
Noi siamo voi. Votatevi!
con Antonio Cornacchione e Sergio Sgrilli
regia Renato Sarti

L’Italia come sempre è nel caos. Maggioranze di varia natura non sono riuscite a risolvere i problemi endemici del Paese. Secondo Antonio Cornacchione e Sergio Sgrilli gran parte della colpa è dell’elevato numero di partiti politici e per questo propongono una geniale soluzione: fondarne un altro! I nostri due eroi hanno deciso di scendere in campo, sì anche loro. Del resto nel nostro Paese, negli ultimi anni, la comicità e la politica sono sempre andate d’accordo e sembra ormai che solo il comico sappia parlare alla pancia degli Italiani e possieda il curriculum giusto per governare la Nazione.

lunedì 10 e martedì 11 agosto / Prima nazionale
Toilet
scritto, diretto e interpretato da Gabriele Pignotta

Un manager guida distratto da una telefonata di lavoro. Deve andare al bagno, si ferma in una piccola area di servizio di una strada secondaria di provincia. Sempre al telefono, non memorizza dove si trova esattamente. Entra in bagno, fa quello che deve fare, ma quando è il momento di uscire la porta non si apre. È uno scherzo? No, la porta è bloccata e nessuno lì fuori sembra non esserci nessuno. Uno spettacolo pop innovativo e sorprendente, ispirato a una storia vera.

giovedì 13 e venerdì 14 agosto / Prima nazionale / Teatro Gassman
Giuda
di Raffaella Bonsignori
con Maximilian Nisi
musiche di Stefano De Meo

Qual è la verità su Giuda? Chi è l’uomo il cui nome viene pronunciato come sinonimo di infame? È un peccatore, un santo, un giusto, oppure “il traditore”? Sicuramente Giuda non è solo l’uomo del passato, ma anche un’icona dell’uomo contemporaneo, costretto in un mondo dove sembra si possa sopravvivere solo attribuendo colpe e lanciando accuse.

lunedì 17 agosto
Stavamo meglio quando stavamo peggio?
di e con Stefano Masciarelli e Fabrizio Coniglio, accompagnati dal fisarmonicista Diego Trivellini

Un uomo decide di aprire una finestra sul suo passato e su quello del proprio paese. Il suo viaggio comincia da una mansarda dove riscopre vecchi oggetti, libri e canzoni di un paese, l’Italia, che sapeva ridere. Dove è finito quello stato d’animo collettivo? Cosa è cambiato?
Attraverso il racconto ironico e nostalgico di usanze e modi di parlare, ripercorreremo un’epoca di grande sogno: gli anni ‘60 e ‘70. Stefano Masciarelli, attore poliedrico e cantante, regalerà una serata intensa di ricordi e canzoni, partendo dalle canzoni di Alberto Sordi per passare a Domenico Modugno e a tanti altri cantanti e successi di quell’Italia del sorriso e del sogno.

mercoledì 19 agosto
Diamoci del tu
di Norm Foster
con Gaia de Laurentiis e Pietro Longhi
regia di Enrico Maria Lamanna

Un asettico rapporto di lavoro pluriennale diventa sorprendentemente una spassosa, arguta e scintillante relazione. Come un fiore sbocciato solo al momento giusto, la storia tra il burbero e scontroso datore di lavoro e la sua ineffabile collaboratrice ci offre lo spunto per una commedia deliziosa che cancella di colpo la ruggine di un lungo regime di incomunicabilità. Così, in una fredda sera di novembre, i due cominciano a confrontarsi per la prima volta senza la formalità dei ruoli, arrivando presto a rivelazioni sorprendenti, ma anche divertenti e commoventi. Alle volte l’amore, come il paradiso può attendere, ma al momento opportuno sa sempre come coinvolgere il nostro cuore.


sabato 22 agosto / Prima nazionale
Nota stonata
di Didier Caron
con Giuseppe Pambieri e Carlo Greco
regia Moni Ovadia

Siamo ai inizi degli anni ‘90. L’azione si svolge presso la Filarmonica di Ginevra, specificatamente nel camerino del direttore d’orchestra di fama internazionale, Hans Peter Miller. Alla fine di uno dei suoi concerti, Miller, rientrato in camerino, viene importunato più volte da uno spettatore invadente, Léon Dinkel, che si presenta come un grande ammiratore del maestro, venuto appositamente dal Belgio per applaudirlo. Più il colloquio fra i due si prolunga, più il comportamento di questo visitatore diventa strano e oppressivo. Finché si giunge a scoprire un oggetto del passato. Chi è dunque questo inquietante Signor Dinkel? Ma soprattutto, cosa vuole realmente dal direttore Miller?